Paolo Borsellino Essendo Stato
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Paolo Borsellino Essendo Stato
Paolo Borsellino Essendo Stato
SINOSSI
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PER LA PRIMA VOLTA SULLO SCHERMO LE PAROLE PRONUNCIATE DA PAOLO BORSELLINO DAVANTI AL C.S.M. CHE GLI ITALIANI NON HANNO MAI ASCOLTATO, RACCONTATE DA RUGGERO CAPPUCCIO.

Il film documentario offre ai telespettatori uno spaccato della vita del giudice palermitano sospeso tra la realtà urbana e l’armonia perduta della Sicilia. Il tritolo e l’infanzia, il palazzo di giustizia e la spiaggia, il campo di calcio dove giocava da ragazzo con Giovanni Falcone, costituiscono la narrazione visiva di Paolo Borsellino che ricostruisce la propria vita di uomo e di magistrato sul confine tra la vita e la morte.

Il 31 luglio del 1988 il giudice viene convocato davanti al C.S.M. a causa delle interviste rilasciate ai quotidiani “La Repubblica” e “L’Unità”, nelle quali denunciava il preoccupante stato di smobilitazione del pool antimafia di Palermo. Borsellino, minacciato dall’ombra di imminenti provvedimenti disciplinari, parla per oltre quattro ore, dalle dieci alle quattordici, davanti al Consiglio Superiore, con straordinaria lucidità, condannando con forza l’inadeguatezza dei mezzi di contrasto attivati dallo Stato contro la Mafia. Il pomeriggio dello stesso giorno verrà ascoltato il giudice Falcone.

Brani di queste audizioni tesissime, mai rese pubbliche integralmente, sono raccontati in “Paolo Borsellino Essendo Stato”, un FILM DOCUMENTARIO di Ruggero Cappuccio. Il lavoro si articola anche attraverso immagini di repertorio RAI ed interventi del Procuratore Nazionale Antimafia Dott. Franco Roberti.

Davanti al C.S.M. i due magistrati affrontano con chiarezza i delicatissimi temi inerenti l’assegnazione delle indagini, l’inserimento nel pool di nuovi giudici senza l’adozione di criteri di sicurezza, l’affidamento di procedimenti sulla criminalità mafiosa a magistrati estranei al pool. Dalle loro parole appassionate emergono i complessi scenari che fanno da sfondo alle indagini sul fenomeno mafioso, ma anche lo spirito di sacrificio di chi, pur accerchiato e consapevole delle occulte relazioni tra criminalità organizzata e Stato deviato, ha deciso di non arretrare.
Giovanni Falcone sarà ucciso quattro anni dopo quel 31 luglio, il 23 maggio 1992, nell’attentato di Capaci. Paolo Borsellino 57 giorni dopo di lui, in via D’Amelio, a Palermo.
Proprio su via D’Amelio, sull’ultimo secondo di vita di Paolo Borsellino, il 19 luglio del 1992, e sulle dichiarazioni al C.S.M., si concentra il lavoro di Cappuccio, che dilata questo singolare residuo di tempo in un intenso film documentario.

CAST TECNICO
  • SOGGETTO
    Ruggero Cappuccio/
  • AIUTO REGIA
    Nadia Baldi/
  • COSTUMI
    Carlo Poggioli/
  • MUSICHE
    Marco Betta/
  • SCENOGRAFIA
    Erisilda Mirofci/
  • DIRETTORE FOTOGRAFIA
    Giovanni Ragone/
  • MONTAGGIO
    Marco Rizzo/
  • MONTAGGIO SUONO
    Ignazio Vellucci/
  • FONICO DI PRESA DIRETTA
    Gianluca Scarlata/
  • SEGRETARIA DI EDIZIONE
    Marina Sorrenti/
  • ASSISTENTE ALLA REGIA
    Rossella Pugliese/
  • OPERATORE
    Tonino Cesarini/
  • ASSSITENTE OPERATORE
    Sofia Karakachoff/
  • ASSISTENTE OPERATORE
    Melania Cacucci/
  • ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE
    Arianna Aradis/
  • ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE
    Francesca Morgante/
  • ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE
    Francesca Tesoniero/
  • ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE
    Piera Russo/
  • ASSISTENTE ALLA LOGISTICA
    Martina Carpino/
  • ASSISTENTE FONICA
    Anastasia Catania/

CAST ARTISTICO

Ruggero Cappuccio


Locations

Ex Carcere di Castel Capuano - Napoli

Palazzo Coppola - Valle Cilento

Spiaggia Casa del Conte - Montecorice

 

Produttore esecutivo

TEATRO SEGRETO srl

 

Si ringrazia

 Direttore Carcere

Antonio e Felice Vitale

Marco Gaeta